domenica 27 gennaio 2008

Rilke Rainer Maria (1875-1926) poeta tedesco.

Spirito irrequieto, abbandonò presto Vienna, compiendo viaggi e soggiorni in Russia, Francia, Italia e Svizzera.
libro d'ore (1899-1903),
libro delle immagini (1902), Canzone d'amore e di morte dell'alfiere Cristoforo (1906) rivelano una soggettività dolente, attenta ai valori musicali della lingua. Nel 1907-08, con le Nuove poesie, nasce il Ding-Gedicht, la «poesia-cosà»: l'equivalente verbale, ottenuto con una strenua attenzione ai valori semantici, dell'oggetto. Nelle prose dei Quaderni di Malte Laurìds Brìgge (1910), vi è un'angosciata analisi del problema esistenziale dell'uomo moderno. La guerra mondiale acuì la forza introspettiva di R.: in Cinque canti (1914), nelle Elegie duinesi (1923), nei Sonetti a Orfeo (1923) la parola si fa interprete del mistero della vita e della morte; spec. le Elegie e i Sonetti continuano la tradizione di poesia-conoscenza rinnovata da Hòlder-lin ai primi dell'800.



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Rima, Rima baciata, nei testi teatrali

La rima è l'identità di suono fra parole per lo più finali di versi, a partire dalla vocale accentata: rima baciata, se le rima procedono a coppie (AA BB cc); rima alternata, se si avvicendano (ABABAB); rima incrociata, se si ripetono fra altre uguali (ABBA oppure CDCCDC); rima invertita, se dopo una sequenza di 3 o più, le rima tornano invertite dall'ultima alla prima (ABC CBA oppure ABCD DCBA ecc.); rima incatenata, se formano tra loro una catena (ABA BCB CDC DED); rima ripetuta o costante, se si susseguono sempre nello stesso ordine (ABC ABC ABC). Se la rima cade all'intemo di versi si ha la rima interna; se in fine d'emistichio, la rimal-mezzo.



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