lunedì 15 ottobre 2007

Nascita del volgare

Letteratura italiana e Letteratura Latina
Tutti i volgari neolatini provengono dalla forma del latino meno colta, il latino volgare, quello parlato dal popolo, e quindi, come ogni lingua, in corso di continuo cambiamento fin dalle sue più arcaiche origini. Il Latino, a causa della sua flessibilità linguistica, cioè la capacità della lingua di accettare e fare proprie nuovo forme logico-sintattiche e morfologiche provenienti da altre lingue, è stato oggetto di modificazioni fin da quando il popolo Romano entrò in contatto con i Greci della Magna Grecia, e con gli Etruschi dell'Italia Centro-Settentrionale, acquisendo nuove parole, o parti di parole (infissi, suffissi, prefissi) dette isoglosse. Ulteriori trasformazioni si hanno nell'età di Cesare, in cui avviene, sempre nel latino parlato, la caduta delle consonanti finali in sillaba libera [ad esempio "amat" (egli ama) si pronunciava ama; Murum (il muro) si pronunciava Muru; la forma scritta rimaneva, invece, invariata]. A queste si aggiunsero altri cambiamenti della lingua, che come se fosse viva, si evolveva e mutava. Ma ciò che determinò il punto di rottura tra latino volgare e quelli che saranno poi le lingue romanze, quindi i proto-volgari, e poi i volgari veri e propri, fu un fatto che accadde intorno al V sec. d.C., e cioè la caduta degli accenti quantitavi ( non si pronunciava più in modo diffente una "a" lunga (come quella dell'ablativo singolare delle prima declinazione) e una "a" breve (come quella del nominativo singolare della prima declinazione). Ciò fu la causa di altri due importanti eventi linguistici: il collasso delle declinazioni, e l'origine dell'articoloide, dal quale nascerà l'articolo. La lingua, che non è più latino, vive un periodo di gestazione e diversificazione che dura all'incirca fino al IX - X sec. d.C. , periodo nel quale le lingue locali, sulle quali il latino si era imposto, dopo la conquista militare romana, tendono a caratterizzare localmente la lingua, creando i proto-volgari. Questi diedero poi origine alle forme neolatine, fra le quali la lingua italiana.

Tra i più antichi documenti in volgare italiano sono da annoverare l' Indovinello veronese ritrovato nel 1924 nella biblioteca capitolare di Verona e datato fra i secoli VII e IX ; i Placiti campani datati 960-963; l' Iscrizione di San Clemente che risale all' XI secolo e il Ritmo di Travale del 1158.

Tra i primi documenti letterari del volgare si ricorda il testo giullaresco nominato il Ritmo laurenziano che si fa risalire fra il il 1151 e il 1157, il Ritmo cassinese e il Ritmo di Sant'Alessio che risalgono alla fine del XII secolo. Ma tra i più belli è da ricordare il Cantico di Frate Sole, o Cantico delle creature scritto da San Francesco intorno al 1225.

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